Workshop – Acquerello – Il monocromo e le sue varianti – 8 giugno

L’Associazione Culturale Fantalica, per la primavera, presenta una serie di laboratori artistico-espressivi. Workshop – Acquerello a Padova

Descrizione

Il Workshop – Acquarello – Il monocromo e le sue varianti, proposto dall’Associazione Culturale Fantalica, verte sulle potenzialità del monocromo.
L’intero percorso si struttura su un primo studio a matita, individuando le criticità del soggetto e gli obiettivi del lavoro compiuto con la successiva realizzazione ad acquarello step by step.
I partecipanti realizzeranno i soggetti guidati dall’esperienza dell’artista Romina Illuzzi.

Obiettivi

Il seminario ha come obiettivo quello di avvicinare il partecipante alla tecnica dell’acquerello.
Partendo dal disegno preparatorio l’esecuzione si articolerà sino alla stesura del colore.

Attività proposte

Le attività proposte all’interno del Workshop – Acquarello – Il monocromo e le sue varianti, hanno carattere pratico:  si chiederà agli allievi tanta partecipazione attiva.

In particolare si articolerà l’intero lavoro in due fasi:

  • primo studio a matita sul tema del paesaggio o del ritratto.
  • realizzazione ad acquerello del disegno preparatorio.

Destinatari

Il seminario è rivolto a tutti coloro che vogliano apprendere la tecnica dell’acquerello.
Le lezioni saranno incentrate sulla pratica e sulle varie tecniche di pittura.

Numero partecipanti: minimo 8 massimo 12.

Durata: 8 ore.

Giorno: 8 giugno.

Orario: ore 9.30 – 13.00 / ore  14.00 – 16.30.

Per partecipare è necessario iscriversi versando il contributo all’Associazione Culturale Fantalica.

Workshop – Primo approccio alla CALLIGRAFIA – 22 giugno

L’Associazione Culturale Fantalica, per la primavera, presenta una serie di laboratori artistico-espressivi. Workshop – Primo approccio alla CALLIGRAFIA

Descrizione

Il Workshop – Primo approccio alla CALLIGRAFIA, proposto dall’Associazione Culturale Fantalica, affronterà le basi della calligrafia partendo dalle varie tipologie di segni.
Il percorso si articolerà in due distinti momenti: studio delle diverse modalità di approccio, per realizzare al meglio lo scritto, e creazione delle singole lettere. Fine ultimo: comprendere al come esse si uniscano per saper padroneggiare una scrittura fluida.

Obiettivi

Il seminario verte sulle potenzialità del monocromo si struttura in più fasi:

  • sviluppo di un primo studio a matita per individuare le criticità del soggetto e gli obiettivi del lavoro compiuto.
  • realizzazione ad acquarello step by step.

I partecipanti realizzeranno i soggetti guidati e supportati dall’artista Zelide.

Attività proposte

  • Primo approccio ai segni con esercizi base propedeutici. Utilizzo della penna e successivamente della matita, alternando tratti sottili e più spessi.
  • Spiegazione delle regole che contraddistinguono questo stile.
  • Stessi esercizi utilizzando Sign Pen Brush per imparare a conoscere lo strumento e ad avere un tratto sottile e uno grosso in base alla pressione e all’utilizzo di punta del pennellino (di punta o di taglio).
  • Struttura delle lettere minuscole viste singolarmente e per segni che le accomunano.
  • Le lettere maiuscole.
  • Come comporre le parole legando le lettere tra di loro.
  • Creare piccole frasi.

Destinatari

Il seminario è rivolto a tutti coloro che vogliano apprendere le tecniche della calligrafia.

Numero partecipanti: minimo 8 massimo 12.

Durata: 8 ore.

Orario: ore 9.30-13.00/ 14.00-16.30.

Per partecipare è necessario iscriversi versando il contributo all’Associazione Culturale Fantalica.

Chiese padovane della via Annia: Ognissanti e Santa Sofia

Portello Segreto 2019 – Simboli e misteri. Il  secondo INCONTRO CULTURALE del progetto Portello Segreto ci guiderà alla scoperta di due antiche chiese: Ognissanti e Santa Sofia

Le due chiese, nate lungo quella che era l’antica Via Annia, sono entrambe di origine Altomedievale.

Chiesa di Ognissanti


La chiesa di Ognissanti nasce alle dipendenze di uno xenodochio ovvero una struttura del tempo adibita ad ospizio gratuito per pellegrini e forestieri. Sia la chiesa che l’ospitium erano officiate dai monaci benedettini i quali possedevano a loro volta un cenobio. Il monastero che accoglieva sia monaci che monache divenne priorato e crebbe sempre più, fino ad inglobare la chiesa stessa.
Intorno al ‘500, a causa delle fatiscenti condizioni delle strutture, il cardinale Corner decise di affidare i lavori di restauro a Vincenzo Scamozzi.

Progetto di Scamozzi per il complesso di Ognissanti

Finiti i lavori la chiesa contava ben cinque altari e della parte antica a croce latina conservò solo la parte terminale verso il presbiterio e il campanile.
Negli anni ha ospitato anche la fraglia dei barcaroli del Portello che possedevano un altare e veneravano la statua quattrocentesca della Vergine, ora alla chiesa dell’Immacolata.
Accanto alla chiesa, posta all’interno di quello che in origine era un portale di accesso al monastero, è visibile il meccanismo della ruota degli esposti, utilizzata sino alle legislazioni fasciste.
Al suo interno si può ammirare il paliotto d’altare decorato da marmi bianchi e neri.

Paliotto dell’altare della Vergine

Affianco al presbiterio sono visibili due altari cinquecenteschi. Su uno di essi
è posto l’affresco miracoloso originariamente sito nella Chiesa della C’a di Dio, poi demolita.

Santa Sofia

La Chiesa di Santa Sofia fondata secondo la tradizione da San Prosdocimo sulle rovine di un antico tempio pagano dedicato ad Apollo, sorge su uno snodo stradale molto importante per la Padova del tempo.

E’ stata interessata da diversi lavori di restauro di cui si possono vedere tracce soprattutto all’interno della cripta incompiuta.
Esteticamente presenta un importante abside risalente al primo cantiere intorno al 1070; esso è caratterizzato da archi ciechi e da una galleria, tutto convergente alla grande nicchia centrale.
L’imponente costruzione, che alcuni datano addirittura al X secolo o addirittura al VII (Pietro Selvatico), sembra evocare la tradizione ottoniana e bizantina, con un ricercato uso cromatico della pietra e del cotto, per la raffinata disposizione delle aperture e degli equilibri.

Abside


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Alla SCOPERTA del DUOMO di ESTE #2

ALLA SCOPERTA DEL DUOMO DI ESTE
UN TEMPIO PER L’ARTE DEL SETTECENTO VENETO

Percorso in due appuntamenti alla scoperta dei monumenti della città di ESTE

Secondo appuntamento

IL DUOMO DI ESTE UN TEMPIO PER LE ARTI

“Santa Tecla che invoca la liberazione di Este dalla pestilenza” realizzata da Giovan Battista Tiepolo nel 1759 è sicuramente l’opera che caratterizza maggiormente il Duomo di Este, intitolato proprio a Santa Tecla: la pala d’altare, di notevoli dimensioni, pensata per essere collocata nell’abside è considerata il capolavoro tra i dipinti con soggetto sacro del famoso artista veneziano. La scena, dominata da un’intensa drammaticità, commemora il tragico flagello che sconvolse Este nel 1630 e che si risolse – secondo la devozione popolare – grazie all’intercessione della santa patrona invocata dalla cittadinanza. Tiepolo, conosciuto per la sua predilezione per i colori luminosi e le scene ariose, sfrutta la rappresentazione dell’evento miracoloso per creare un potente contrasto tra le ombre delle figure in primo piano su cui aleggia la morte e la delicata luce che avvolge l’ambiente e rischiara il volto di Santa Tecla, verso il quale viene catalizzato lo sguardo dell’osservatore indicando il trionfo della fede. Straordinariamente accurato è lo sfondo in cui sono ritratti i principali monumenti di Este incorniciati dal profilo dei Colli Euganei.

Attualmente la tela si trova presso il Museo archeologico di Este dove è possibile ammirare il cantiere di restauro della pala che, dopo un attento e scrupoloso lavoro durato diversi anni, si appresta a tornare al suo posto.

Secondo appuntamento
VISITA GUIDATA domenica 9 giugno 2019
alle ore 15:30

presso
il Duomo di Santa Tecla e Museo archeologico di Este

Per Ulteriori informazioni e prenotazioni clicca qui! …..

Alla SCOPERTA del DUOMO di ESTE #1

ALLA SCOPERTA DEL DUOMO DI ESTE
UN TEMPIO PER L’ARTE DEL SETTECENTO VENETO

Percorso in due appuntamenti alla scoperta dei monumenti della città di ESTE

Primo appuntamento

ANTONIO CORRADINI E LA DONNA VELATA
DA ESTE ALLA CAPPELLA SAN SEVERO

La fondazione del duomo di Santa Tecla risale probabilmente al IV-V secolo d.C., quando sui resti di un preesistente edificio pagano venne costruita la prima chiesa dedicata a Santa Tecla, vergine e martire originaria dell’Anatolia. Nel corso dei secoli l’edificio sacro ha subìto vari interventi e ricostruzioni; l’attuale struttura è di impianto barocco e racchiude al suo interno un gran numero di opere d’arte tra cui due capolavori settecenteschi: la pala di G.B. Tiepolo e la composizione sculturea di Corradini che la rendono una delle cattedrali dell’arte veneta del Settecento.

Antonio Corradini, il più grande scultore veneziano dell’epoca, ci lascia fra le mura di questa chiesa, un monumentale “Trionfo dell’Eucarestia” o “Trionfo della Fede”.

Alla SCOPERTA del DUOMO di ESTE

Antonio Corradini, Trionfo dell’Eucarestia, Duomo Santa Tecla, Este (Padova)

Realizzato in marmo di Carrara, comprende la mirabile ed emblematica statua della Fede velata, vero capolavoro di illusionismo scultoreo.

Corradini era noto per la sua grande abilità di lavorare il marmo rendendolo quasi trasparente creando l’illusione di rendere la pietra sottile come un velo e per questa sua caratteristica attirò l’attenzione di Raimondo di Sangro, principe di Sansevero, interessato ai misteri della trasmutazione alchemica, che chiamò lo scultore veneto a Napoli per realizzare la decorazione della sua cappella privata. Qui Corradini diede prova ancora una volta della sua capacità quasi magica di trasformare la pietra in tessuto con la sorprendente Pudicizia, anche se la morte gli impedì di mettere mano a quello che sarebbe stato il suo capolavoro, il Cristo Velato, di cui potè realizzare solo un bozzetto.

Primo appuntamento
martedì 7 maggio 2019
alle ore 20:30

presso la sede  di Este dell’Associazione in Via Brunelli 2/c

a cui farà seguito un secondo appuntamento con visita guidata:
il Duomo di Santa Tecla
e
Museo archeologico di Este

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