Quando i pittori del Nord Europa cambiarono l’arte in Italia

L’OSSESSIONE NORDICA
Böcklin, Klimt, Munch e la pittura italiana
Rovigo, Palazzo Roverella, 22 febbraio – 22 giugno 2014

mostra l'ossessione nordica

L’arte nordica (scandinava, baltica, scozzese e tedesca più in generale) occupò nelle prime edizioni della Biennale di Venezia, che nasce nel 1895, il ruolo di protagonista, rappresentando un elemento di novità e la vera svolta verso linguaggi e sensibilità ‘moderni’ e talvolta rivoluzionari. Incise a tal punto sull’evoluzione dell’ambiente artistico italiano che Vittorio Pica, il critico italiano forse più aggiornato e internazionale dell’epoca, nel 1901 disse che gli artisti italiani, vecchi e giovani, erano presi da una sorta di ossessione nordica.

Una grande mostra dedicata proprio agli artisti nordici (Klimt, Böcklin, Hodler, Klinger, Munch e molti altri) e alla loro influenza sulla pittura italiana (da De Chirico a De Carolis o De Maria, Sartorio, Morelli, Previati, Laurenti, Fortuny, Wolf Ferrari).

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