Gaudì e Picasso in mostra a Ferrara

mostra palazzo dei diamanti ferrara

Tornano le grandi mostre di Palazzo dei Diamanti a Ferrara, quest’anno con una grande sfida: testimoniare in un palazzo storico il genio di un architetto modernista. Il tema centrale dell’esposizione che è stata inaugurata domenica 19 aprile 2015 è la citta di Barcellona nella sua accezione modernista che a cavallo tra XIX e XX secolo ha visto fiorire due grandi artisti Picasso e Gaudì.

A siglare l’ascesa di Barcellona era stata l’Esposizione Universale del 1888, che celebrava lo sviluppo economico e urbanistico della capitale catalana e contribuiva a diffondere idee di rinnovamento e di modernità. Una straordinaria fioritura in campo artistico, architettonico, musicale e letterario cambiò il volto della città, sul modello della Parigi Art Nouveau. Forti conflitti sociali accompagnarono, però, questa crescita, culminando nel 1909 nella cosiddetta “settimana tragica”, segnata da violenti scontri tra esercito e popolazione, che decretò la fine di questa stagione irripetibile.

La rosa di fuoco. La Barcellona di Picasso e Gaudí racconterà questi anni fecondi e inquieti e l’effervescente fucina di artisti che li animò, lasciando un’impronta profonda nella storia dell’arte del Novecento. Le invenzioni di Lluís Domènech e soprattutto di Gaudí, visionario innovatore delle forme architettoniche e del design d’interni, si avvicenderanno ai capolavori dei protagonisti della pittura e scultura catalana, come Ramon Casas, Santiago Rusiñol, Joaquim Mir, Hermen Anglada Camarasa, Isidre Nonell, Juli González e il giovane Picasso, che mettono in scena con stili differenti un’istantanea della vita moderna, dall’atmosfera bohemien dei caffè e dei ritrovi notturni, alle effigi di gitane e miserabili virate in blu, toccanti icone della solitudine che il progresso si lasciava dietro.

La direttrice delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara Maria Luisa Pacelli Pacelli, curatrice della mostra , sottolinea la difficoltà nel rappresentare Gaudì ma ritiene di esserci riuscita- allestendo una serie di fotografie vintage, ma anche bellissimi oggetti d’arredo da lui disegnati, come gli specchi provenienti dal Museo d’Orasay, e modelli dei suoi progetti appositamente ideati per Ferrara”. Si tratta, in particolare, del progetto della Colonia Guell, realizzato (in collaborazione con l’Università di Barcellona) proprio come faceva il celebre architetto (che non disegnava), con una serie di catenelle e uno specchio, appeso a testa in giù per mostrarne la reale volumetria. Alla maniera della fabbrica medioevale. Il percorso espositivo si apre però con un dipinto del giovane Picasso, ‘I tetti di Barcellona’, affiancato a una planimetria della città che ben ne illustra l’incredibile espansione. Il rinnovamento urbano diviene infatti il simbolo della Rosa di fuoco, il nome di Barcellona secondo gli anarchici, e Picasso ne offre una veduta del centro storico. Le strade piene di vita tornano nella cartellonistica (pastelli originali) del tempo, segno di modernità , mentre una sala riproduce gli ambienti della Taverna dei quattro gatti, dove Picasso e gli amici artisti si riunivano tutti i giorni. E dove si svolse la prima mostra del maestro catalano, qui documentata con un magnifico autoritratto a carboncino (1900) ”dagli occhi magnetici”.

La mostra sarà aperta fino fino a luglio, per maggiori info: http://www.palazzodiamanti.it/1404

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.