FANTALICA INTERVISTA VANILLA RAGANA

FANTALICA INTERVISTA VANILLA RAGANA
PITTRICE E INSEGNANTE DI DISEGNO E PITTURA
presso l’Associazione Culturale Fantalica

Vanilla Ragana fotoFantalica intervista Vanilla Ragana, pittrice e insegnante di disegno e pittura presso l’Associazione Fantalica. Le affanscinanti risposte dell’artista restituiscono il valore profondo della pittura e fanno di una passione una necessità tanto viscerale quanto antica.

Quando hai iniziato a dipingere?

“Ho fatto la scuola d’arte e due anni dopo il termine, a 19 anni, ho cominciato a dipingere sulla tela con l’olio.”

Cos’è l’arte?

“Riprendendo alcune parole di Einstein, l’arte è l’espressione del pensiero più profondo.”

Cos’è per te il corpo?

“Il corpo è lo strumento attraverso il quale i nostri 5 sensi interagiscono con la realtà circostante e si esprimono.”

Cos’è per te la luce?

“L’assenza di buio, il principale meccanismo attraverso il quale gli oggetti si manifestano ai nostri occhi e, soprattutto, la luce è energia.”

Tra mani piedi e occhi, quale parte ti comunica di più e perché?

“Intanto li posso mettere in scala: prima ci sono le mani, poi ci sono i piedi e alla fine gli occhi.
Le mani sono l’elemento più importante perché esprimono chi sei. Da loro si può riconoscere una persona e capire quello che fa. Ti faccio un esempio. Ho conosciuto una signora che lavorava in un obitorio e mi raccontava che all’arrivo di un nuovo cadavere, la prima cosa che viene guardata sono proprio le mani da cui si può comprendere l’età, il tipo di vita che ha fatto, il lavoro… Molte caratteristiche le scopri proprio dalle mani e questo mi colpì perché effettivamente è così… è come fare un ritratto.
I piedi sono un elemento molto spirituale e profondo soprattutto perché sono molto intimi. In alcune culture addirittura la pianta del piede può essere vista solo dal marito… E’ personale e descrive l’intimo.
In ultimo gli occhi perché da essi si può avere accesso ad una grande introspezione.”

Che ruolo hanno le emozioni nella tua pittura?

“Fondamentali come il carburante per la vettura. Sono talmente importanti che, talvolta, mi imbarazza esporre un quadro proprio per quanto sono intime le emozioni che vengono espresse.”

Quali pittori ti ispirano?

“Sono tutti contemporanei, Lucian Freud, Jenny Saville, Philip Pearlstein. Vedere dal vero Freud mi ha proprio illuminata perché lui disegna corpi e impasta il colore in modo scultoreo. Lucian Saville, che crea enormi lavori scultorei lavorando soprattutto con la carne, è un emotivo che si fa viscerale. Infine Philip Pearlstein. In generale guardo moltissimo l’arte contemporanea, più di quella del passato, perché mi sembra più quotidiana. Un tempo mi ispiravo soprattutto a Klimt e Schiele, ora mi rivolgo soprattutto ai contemporanei.”

Due parole per descrivere:

-Turner: “Folgorante e sensibile.”
– Picasso: “Odiato e amato.”
– Kandinsky: “Razionale e spirituale.”
– Mondrian: “Elementare e metodico.”
– De Chirico: “Opprimente e scenografico.”
– Pollock: “Istintivo e introspettivo.”

Cosa consiglieresti a quelli che iniziano un percorso nella pittura?

“Di credere un po’ di più in quello che fanno. Se la pittura è un attività in cui credono, di cui hanno bisogno e che fa parte di loro, consiglio di portarla avanti. Se la prendono un passatempo, di lasciarla stare perché l’arte richiede un lavoro introspettivo.”

Perché ti piace insegnare?

“Perché la pittura è una conoscenza antica quanto il mondo, è un mestiere che ritroviamo già presente tra i primi uomini, esiste da sempre. Purtroppo ai nostri giorni si stanno sottovalutando sia l’arte che la cultura che sono livelli dell’umanità molto elevati, ed è un peccato che vengano così sminuite.
È un grande onore poter tramandare una conoscenza così antica.”

 

Per conoscere le attività di Vanilla Ragana presso l’Associazione Fantalica
http://www.fantalica.it/default.asp?content=1,223,212,0,0,Corsi_di_Disegno_e_Pittura,00.html