IL PORTELLO E I SUOI SEGRETI

Il Portello e i suoi segreti _ Portello segreto II° edizione

Associazione culturale Fantalica,

venerdì 14 luglio 2017

ore 18.30

visita guidata nel quartiere Portello

 Il PORTELLO E I SUOI SEGRETI

Padova messa a fuoco con gli occhi della fede

260px-ChiesaimmacolataPDBorgo Portello. Storico  asse viario di antica dominazione veneziana. Vivace approdo di giovani e dinamici universitari. Fulcro di energia positiva e polo di una fervida cristianità radicata nel territorio.

Due nomi, due storici dell’arte, due ciceroni: Loredana Pavanello e Giuseppe Cilione. Due teste  e quattro piedi che accompagneranno attraverso i luoghi sacri più caratteristici del borgo.

Prevista la visita dell’altomedievale Chiesa di Ognissanti, datata 1147, inizialmente officiata dai monaci benedettini che ne fecero un monastero, e in epoca più tarda trasformata in un collegio femminile (1818), nonché  munita di una ruota degli esposti  per accogliere i neonati rifiutati (1852). Dopo svariati interventi di restauro e abbellimento, la chiesa venne consacrata e riaperta nel 1941. Sul posto si riunivano i barcaroli del Portello e vi trovano tuttora sepoltura monache, prevosti, dottori universitari e patrizi veneti.

Dei monaci olivetani invece  era l’antica Chiesa della Beata Elena Enselmini (1208-1242, monaca padovana  legata spiritualmente a Sant’Antonio), venerata in loco a partire dalla traslazione del suo corpo incorrotto  nel 1506. L’edificio fu dagli anni ‘20 luogo di rifugio da eventi bellici per le clarisse dell’Arcella e, nel 1832, convertito in collegio femminile. Restaurata e riconsacrata a metà dell’800, fu reintitolata a San Francesco di Sales. Dopo decenni di chiusura, ripristinata nel 2016.

Fondata dall’ordine dei  Templari all’inizio del 1100, passata poi ai Cavalieri di Malta e successivamente soppressa e demolita nel 1808, fu la Chiesa della Madonna Immacolata, al tempo dedicata alla Vergine Iconia (da “cuneus”, ovvero un appezzamento stretto da due fiumi, oppure perché è probabile si trovasse all’angolo tra due strade). Luogo di culto templare per accogliere i crociati in viaggio da Venezia alla Terra Santa e gestita dai barcaroli durante il florido governo della Serenissima. Ricostruita ex novo alla metà  del XIX secolo in uno stile piuttosto eclettico ed  imponente dall’architetto Tosini.

Plurimi gli aneddoti che Pavanello e Cilione riveleranno, soddisfando anche le menti  maggiormente curiose e gli intelletti più avidi.