corso di disegno

disegno

 

“Imparare a disegnare è in realtà imparare a vedere, a vedere nel modo giusto, che è molto più che guardare semplicemente con gli occhi” (Kimon Nicolaides)

Il corso di disegno proposto mira a far emergere una capacità che esiste già in ognuno di noi e che attende solo di essere liberata: saper vedere.  Attraverso questo particolare metodo, in un disegno emergono dettagli realistici della realtà che permettono di ottenere un lavoro molto più vicino alla realtà di quanto siamo mai stati capaci di fare fin ora.

Per liberare la capacità di “saper vedere” è necessario riuscire a mettere a tacere le influenze di una parte del nostro pensiero (quelle più analitiche e logiche) che incidono più o meno consapevolmente nella nostra attività di disegno. 

Come dice la stessa Betty Edwards: “ Siamo inclini a vedere cio’ che ci aspettiamo o ciò che decidiamo di vedere. A nostra insaputa il cervello ci inganna, alterando e riordinando i dati visivi puri e semplici che colpiscono la retina. Imparare a vedere disegnando sembra mutare questo processo e lasciare spazio ad un modo diverso, più diretto di osservare le cose”. Disegnare è una capacità globale o completa, che richiede soltanto una gamma limitata di componenti basilari:
 
1 la percezione dei contorni
2 la percezione degli spazi
3 la percezione dei rapporti
4 la percezione delle luci e delle ombre
5 la percezione del tutto o Gestalt

prorogata fino all’1 settembre la mostra dedicata a Manet

manet mostra

Pensavamo di non farcela a visitarla visto il caldo torrido degli ultimi giorni e invece… la Fondazione Musei Civici di Venezia ci regala qualche giorno in più a disposizione.. La mostra Manet. Ritorno a Venezia ospitata nelle sale di Palazzo Ducale era destinata a concludersi il 18 agosto dopo quattro mesi di intenso lavoro ma la fondazione organizzatrice ha prorogato la chiusura al 1 settembre.

L’esposizione nata in collaborazione con il Museo D’Orsay di Parigi, ospita circa ottanta opere tra dipinti, disegni e incisioni dei grandi maestri che ispirarono il padre dell’impressionismo francese.  Fino ad ora i modelli culturali di Manet furono considerati solo e esclusivamente i pittori spagnoli quali Velazquez e Goya , vedendo proprio nell’ispanismo non solo l’unica fonte della sua modernità, ma anche la ragione e lo stimolo per il suo rifuggire dai “ritorni” alla tradizione accademica. La mostra invece vuole dimostrare che la sua modernità e il suo approccio derivano anche dalla pittura italiani del Rinascimento e in particolare dal suo legame forte con la città lagunare. Accanto ai capolavori dell’artista francese, alcune eccezionali opere ispirate ai grandi tableaux della pittura veneziana cinquecentesca, da Tiziano a Tintoretto a Lotto in particolare.